Risotto con Melanzane alla Parmigiana. Montepulciano d’Abruzzo D’Ugni

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Arrivate le prime melanzane dalla Sicilia, potevamo non farci il risotto? Ovviamente no, e il risultato è stato un’eccellente risotto molto strutturato e di grande intensità gustativa.
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Ingredienti:Riso Carnaroli di Baraggia DOP, melanzane siciliane, Parmigiano Reggiano 30 mesi, olio extra vergine di oliva, cipolla, un bicchiere di vino bianco (Roero Arneis) e brodo di verdure.
Preparazione: si mondano e si tagliano a pezzi le melanzane che vanno poi salate e lasciate riposare per circa due ore. Si prepara un risotto base al vino bianco con brodo di verdure (soffritto di cipolla, tostatura del riso, aggiunta del vino bianco e cottura progressiva con brodo di verdure). A parte si cuociono le melanzane su soffritto di cipolla e volendo anche aglio. A conclusione della cottura, prima della mantecatura si aggiungono al risotto le melanzane, si rimestra accuratamente e si manteca con il Parmigiano Reggiano.
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In abbinamento abbiamo degustato l’ottimo Montepulciano d’Abruzzo D’Ugni di Cristiana Galasso che ben ha accompagnato questo risotto alle melanzane.

6 risposte a “Risotto con Melanzane alla Parmigiana. Montepulciano d’Abruzzo D’Ugni”

  1. Ottima ricetta. Visto che si è ancora in tempo, prova a postare una ricetta per il risotto con le erbe spontanee primaverili, magari proprio quelle di cui è ricchissimo il biellese: che ne dici? Con un Erbaluce di Viverone verrebbe fuori una ricetta interessantissima, tutta incentrata sl territorio! Ciao

  2. Dici bene Luca, sarebbe straordinario. Un risotto alle erbe spontanee oppure un risotto alle cime di luppolo. Il problema è trovarle queste erbe, come ben sai in questo periodo sono molto impegnato. Un risotto all’ortica magari nei prossimi giorni ci scappa.
    Per il risotto alle erbe preferirei un vino più persistente rispetto all’Erbaluce (vino bianco che amo profondamente). L’aromaticità delle erbe spontanee deve essere abbinata per contrapposizione ad un vino di grande intensità e persistenza.

  3. Grazie per questo abbinamento, bella foto, bel piatto, bella bottiglia (modestamente). Magari con il D’Ugni andava meglio un risotto più carnivoro o con un po’ di cacio… spero sia andata comunque bene. Magari la prossima!

    Ciao Carlo.

  4. Tecnicamente Cristiana l’abbinamento è armonico e l’assaggio ha confermato le aspettative. Il risotto, molto strutturato e in cui spiccavano l’aromaticità e la tendenza amarognola delle melanzane richiedeva l’abbinamento, anche per la presenza importante del Parmigiano 30 mesi, un vino morbido, intenso, persistente e di corpo.
    E’ andata più che bene, prova. Secondo il mio parere (e non solo) questa è una ricetta straordinaria e ben si abbina con il tuo Montepulciano d’Abruzzo. Ho accompato invece il tuo Trebbiano, che mi piace tantissimo ad un risotto agli scampi.

  5. Cara Cristiana, l’abbinamento del tuo vino è stato perfetto 🙂 Carlo poi è stato preciso nella spiegazione tecnica. Adesso puoi scriverlo anche sull’etichetta che oltre con le carni si sposa bene anche con i risotti alle melanzane 🙂

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