Di seguito il contenuto medio in amilosio dei risi che produciamo:
Rosa Marchetti: 16,70 %
Baldo: 16,76 %
Arborio: 17,3 %
Selenio: 18,01 %
S.Andrea: 18,30 %
Loto: 19,60 %
Carnaroli: 22,10 %
Vialone Nano: 22,80%
Il Riso più buono che ci sia.
Di seguito il contenuto medio in amilosio dei risi che produciamo:
Rosa Marchetti: 16,70 %
Baldo: 16,76 %
Arborio: 17,3 %
Selenio: 18,01 %
S.Andrea: 18,30 %
Loto: 19,60 %
Carnaroli: 22,10 %
Vialone Nano: 22,80%
La nostra esposizione al Salone del Gusto – Terra Madre 2024 che si è svolta in un luogo che a noi piace molto, il Parco Dora di Torino. Un grazie a tutte le persone e a tutti gli amici che sono passati dal nostro stand.
Da sabato 3 a lunedì 5 Febbraio 2024 saremo presenti a taste 17, al piano terra del padiglione centrale, presso lo stand Q/51. In esposizione tutti i nostri 21 risi e tutti gli altri prodotti che da anni ci contraddistinguono. In evidenza anche alcune interessanti novità. L’evento si svolgerà alla fortezza da Basso di Firenze.
Da molti anni ormai la raccolta del riso Nero Otello si ripete conservando sempre le emozioni della prima volta. Da sempre questo rituale è stato per noi motivo di grande soddisfazione, sia per l’importanza che questo riso ha dal punto di vista nutrizionale, sia per le difficoltà di gestione agronomica e di lavorazione. C’è tanto lavoro, molta pazienda e determinazione dietro a questo riso stupendo. Questa foto infine, fa trasparire le tracce di una giornata faticosa e piena di imprevisti. A fine mietitura sembra quasi il riepilogo dell’annata che si sta concludendo. Abbiamo faticato tanto ma siamo felici.
La Gru cenerina (Grus grus L.) è un uccello migratore in grado di percorrere grandi distanze. Sul finire dell’inverno alcuni esemplari, a volte anche veri e propri stormi, sostano per qualche giorno nelle nostre risaie, privilegiando quelle allagate. Sono animali stupendi che impreziosiscono il nostro territorio, anche perchè appaiono di rado. Non sono semplici da fotografare perchè ogni minimo avvicinamento li fa allontanare. In questo caso abbiamo dovuto utilizzare un obiettivo da 600 mm, croppando succesivamente l’immagine.
Il giorno 23 Marzo 2023 abbiamo ricevuto a Roma, in un luogo stupendo, lo stadio di Domiziano, il premio il paniere d’Italia 2022 con il nostro riso Sant’Andrea DOP riso di Baraggia biellese e vercellese. Si tratta di un riconoscimento importante ed estremamente appagante, una gioia per tutti noi che quotidianamente lavoriamo per far conoscere ed apprezzare gli straordinari risi del nostro territorio come il S.Andrea. Grazie.
Oggi è stato presentato uno studio molto importante da Ente Nazionale Risi, in collaborazione con l’Università di Pavia. E’ stato studiato l’indice glicemico del riso e in particolare di molte delle varietà più importanti di riso italiano. Riteniamo che i risultati ottenuti siano molto utili e di grande valore. Di seguito riportiamo i valori di indice glicemico ottenuti per le varietà che comunemente coltiviamo nella nostra azienda:
Riso varietà Selenio: indice glicemico 49,15
Riso varietà Carnaroli: indice glicemico 64,17
Riso Varietà S.Andrea: indice glicemico 66,49
Riso varietà Baldo: indice glicemico 71,42
Riso varietà Arborio: indice glicemico 92,31
Ogni giorno un’incanto. La natura che ci circonda ci offre ogni giorno spettacoli sempre capaci di entusiasmarci. I colori dell’inverno si riflettono sulle nostre risaie biologiche sommerse. Vivere questi momenti è sicuramente uno degli aspetti più belli del nostro lavoro, fatto di amore per la natura e per la campagna. La sommersione rende la risaia viva anche nel periodo invernale, si dal punto paesaggistico che ambientale.
Acqua, colori, riflessi. Non ci stanchiamo mai di ammirare tutto questo splendore.
Con questo magnifico trattore Massey Ferguson 5712 che monta 4 coppie di ruote gemellate facciamo operazioni di agricoltura sostenibile che mira alla conservazione del suolo, preparandolo per la semina direttamente su sodo e quindi senza aratura o lavorazioni più o meno profonde. L’agricoltura conservativa è una priorità agro-ambientale ed è considerata innovativa perchè efficace e sostenibile. A febbraio su queste risaie biologiche semineremo il loietto da cui in estate raccoglieremo semente preziosa per i nostri erbai da sovescio e da pacciamatura verde. Sarà il quarto ciclo colturale consecutivo senza lavorazione del terreno dopo grano saraceno, erbaio di loietto e leguminose, riso e quindi loietto da seme.
Il trattore equipaggiato con otto pneumatici, molto complesso e complicato da gestire, offre grandi possibilità di lavoro su risaia sommersa. Questo aspetto è molto importante in territori ostici come la nostra Baraggia, dove il ristagno idrico è frequente e rende difficili le operazioni colturali.
Il verde è un colore inconsueto per la risaia autunnale. A predominare è sempre il giallo della coltura che ha terminato il suo ciclo. Per il riso biologico Zaccaria il verde autunnale è diventata invece consuetudine. Senza erba in autunno non si fa riso biologico in estate, non si riesce. Dalla crescita di questi erbai dipende il successio della coltivazione di riso biologico. Se diventeranno folti e abbondanti riusciranno a fare da pacciamatura, a nutrire il riso e a proteggerlo dalle erbe infestanti e competitive.
Riso integrale di grande pregio, prodotto in modo totalmente naturale e biologico nelle nostre risaie. Solo Natura, campi incontaminati e agricoltura rivoluzionaria che sfrutta una coltura intercalare di erbe da foraggio per proteggere e nutrire la pianta di riso. E’ un riso che va apprezzato per il gusto, per le sue caratteristiche e per lo straordinario modo in cui è prodotto.
Dal sapore delicato e dalla particolare consistenza è indicato per preparazioni di ogni genere a base di riso integrale. Consigliamo un risciacquo prima della cottura che va fatta preferibilemente partendo da freddo. Perfetto per diete leggere e cucina healty e creativa. Noi lo apprezziamo particolamente in insalata o condito con varie tipologie di pesto.
Leggi tutto “Riso Integrale Rosa Marchetti Biologico”La conclusione della mietitura racchiude sempre un mix di sensazioni. La soddisfazione ed il sollievo per aver concluso una delle operazioni più importanti dell’annata agraria si mescola con la malinconia della campagna quasi completamente spoglia. E’ come se ci rendessimo conto dell’avanzare dell’autunno e delle stagioni fredde solo a conclusione della raccolta. Il taglio del riso ti assorbe completamente, non ti lascia soste e spesso non ti consente di godere pienamente di quel momento magico di colori che è l’autunno.
Le risaie Zaccaria in primo piano unitamente a quelle delle aziende agricole limitrofe con le alpi biellesi sullo sfondo, ci danno un esempio di quanto sia incantevole questo territorio di Baraggia in questi giorni di inizio autunno. Il riso è vicino alla maturazione e il verde nei campi sta quasi completamente lasciando il posto al giallo.
E’ sempre speciale il primo giorno di mietitura. Arriva quasi sempre all’improvviso. Non si tratta di un’operazione più di tanto pianificabile perchè dipende da diversi fattori, in primis il grado di maturazione del riso. Soprattutto nelle annate climaticamente particolari come questa è importante individuare con precisione il giusto momento della raccolta. In agricoltura quando si avvicina l’autunno i tempi si fanno stretti e i raccolti si devono portare in azienda al sicuro il prima possibile. Aspettare la maturazione perfetta spesso comporta dei rischi ma quando si ricerca il massimo della qualità si è disposti a correrli.