Giornata di mietitura ieri con risottata finale con Liborio Butera nell’occasione sprovvisto di telecamera. Niente video quindi, ervamo troppo stanchi e con troppa fame per dedicarci alle riprese.
L’occasione era di quelle giuste in quanto era doveroso festeggiare l’ingresso di A Ruota Libera nella Simplicissimus Blog Farm di Antonio Tombolini.
Abbiamo preparato un semplice risotto alle verze (riso Carnaroli tostato in un soffritto di cipolle e verze, vino bianco, cottura progressiva con brodo di verdure e mantecatura con Parmigiano Reggiano) che abbiamo guarnito nel piatto con Miele di Rododendro di Bruno Ambrosio (cristallizzato, eccellente) accompagnato dallo straordinario formaggio Caprino di Mauro Albertini della Cascina Albertana di Netro (BI)
e da Bagna Caoda (rigorosamente preparata senza panna) su un letto di verze.
Eccellente risotto, appropriato per l’occasione, che abbiamo gustato con in abbinamento (armonico senza dubbio) Barbera del Monferrrato Carlin de Paolo.
Il risotto con le verze lo facco anch’io, esattamente nel modo da te descritto, in piu’ con l’aggiunta iniziale di salsiccia sbriciolata.
A questo punto desidererei la tua ricetta della bagna caoda, vero e proprio rito culinario e artistico!
Ciao Davide, ottima variante con la salsiccia che io spesso preferisco utilizzare in pezzetti.
Io preparo la bagna caoda semplicemente con olio – aglio e acciughe; niente panna a contrario di come alcuni sostengono perchè la appesantisce.
questa sembra una ricetta alla mia portata, a parte la bagna cauda … perde molto senza ?
Sicuramente Kusanagi, è una ricetta semplice e la bagna caoda non è indispensabile (è comunque semplice da preparare).
A presto.