Timballo di riso nero di baraggia con salsiccia, peperoni e formaggio di fossa.

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Preparare un  timballo di riso nero di Baraggia è semplice e non richiede molto tempo.

Timballo di riso nero di baraggia con salsiccia, peperoni e formaggio di fossa.

Preparazione:

Si fa bollire il riso nero (un breve ammollo e la cottura in pentola a pressione riducono ulteriormente i tempi, brevi nel caso del nero di baraggia).

In padella si fanno saltare su un soffritto di cipolla peperoni e in un secondo momento salsiccia, entrambi a pezzetti. Si bagna con vino rosso e si cuoce per alcuni minuti, si aggiunge il riso nero e si fa saltare. A cottura ultimata si la scia riposare per pochi minuti e successivamente si prepara il timballo utilizzando un semplice stampino. In conclusione si cosparge il timballo con formaggio di fossa a scaglie.

Abbiamo servito questo timballo in abbinamento a prosciutto crudo san daniele con fichi secchi e ciuffetti di valeriana. Vino: Barbera d’Asti.

11 risposte a “Timballo di riso nero di baraggia con salsiccia, peperoni e formaggio di fossa.”

  1. Con tutto il rispetto per gli asini, sei un Asino Livio, ammesso che si tratti del tuo vero nome (solo l’indirizzo ip non mente e 85.68.93.228 è il tuo (vedremo da dove arriva tanta sagacia)).

    Certo che ci si deve sentire proprio delle nullità se si trova il tempo per scrivere simili scemenze.

  2. Tornando su questo timballo di riso nero, è una ricetta che ho preparato il giorno del 4° compleanno di mio figlio Giovanni e si è rivelata un successo, un trionfo del gusto.

  3. Mi piacerebbe che Livio motivasse un po’. Carlo, più che mostrare l’indirizzo Ip, conviene applicare al suo commento questa cosetta, divertente e micidiale anche se innocua.

    Tornando a bomba, nemmeno a farlo apposta mia madre l’altroieri ha fatto un timballo magnifico col tuo riso. Un megatimballone gratinato in teglia. Ingredienti: riso, salsiccia piccante saltata, peperoni gialli (e forse qualcosa d’altro che mi sfugge). L’ha inventato estemporaneamente e non ha nome, ma mi piacerebbe chiamarlo “riso alla cafona”. Non so perché, ma mi sembra un nome adatto alla sua meravigliosa, rustica bontà. Ti passerò la ricetta.
    Ah: ieri sera carnaroli di Baraggia in risotto mantecato al Radicchio tardivo e Squacquerone (o Squaqquerone che dir si voglia).

  4. Sento già i profumi dei fiori nel formaggio….fra poco le montagne saranno fiorite e l’assù, negli alpeggi, si fanno i grandi formaggi!
    Un altro grande formaggio, oltre a quelli da te citati è il Bra d’alpeggio.
    Tralaltro adesso è quasi pronto quello della stagione 2006 (settembre ottobre): il Bra d’alpeggio è ottimo difatti dopo 6 mesi di stagionatura!
    E cosa non dire di sua maestà il Pannerone, formaggio lombardo quasi scomparso.
    Si produce a Lodi, è ottimo per farci i risotti, straordinario il risotto alla salsiccia, con mantecatura mezzana (a metà cottura) di pannerone, e mantecatura finale di burro e grana! Ottimo anche quello con le ortiche, cotte parte nel brodo per il riso che si andrà ad aggiungere e parte soffritte con la cipolla, sempre a metà il pannerone, alla fine un pò di grana e burro.
    Ma è straordinario anche solo il risotto mantecato al Pannerone e burro.
    Metto un link trovato su internet a proposito di tale formaggio: http://www.caseificiocarena.it/pannerone.htm

    P.S. ottimo quel timballo…le due foto sono da ristorante d’alta classe!!

  5. Ciao Tommaso, rispondo in ritardo al tuo commento pieno di interessanti spunti. Riso alla cafona mi piace e indica una tipologia di preparazione rustica che tanto si addice al riso.
    Assolutamente da provare il risotto al radicchio con squacquerone (il formaggio delle piadine romagnole giusto?). l’abbinamento nel risotto tra radicchio e formaggi sta risquotendo sempre maggior successo, sento parlare molto bene di gorgonzola – radicchio e di maccagno – radicchio. Sperimenteremo.

  6. Grazie Davide, i tuoi interventi sono molto utili e denotano grande conoscenza degli aspetti legati al risotto.
    Il bra d’alpe era già in lista d’attesa, a cui aggiungerò anche il pannerone. E’ mia intenzione fare il risotto con tutti i formaggi d’alpeggio (verso cui ho un motivato debole).

  7. Grazie!
    A proposito di Formaggi, potresti gemellarti col blog di Guffanti Formaggi (ho trovato il sito cercando info su quelli d’alpeggio).
    Il sito è http://www.guffantuformaggi.com, il blog si linka dal sito.
    Ottimo sito anche solo per reperire informazioni sui formaggi italiani (a mio avviso i migliori al mondo, checchè ne dicano i francesi!)
    E, per chi volesse provare a fare il formaggio in casa (ricotta, formaggette, caprini) consiglio un simpatico sito:
    http://members.xoom.alice.it/faromagio/
    Non è affatto difficile, e dopo 2-3 tentativi, si ottengono ottimi risultati (ovviamente è impossibile fare a casa il bra d’alpeggio o simili, ma tome et similia sono alla portata di tutti!)

  8. Grande azienda Davide, formaggi da urlo.
    Sono della tua stessa opinione, i formaggi italiani non hanno rivali. Mi piacerebbe provare a caseificare in casa, alcuni amici in passato lo facevano con ottimi risultati.

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