
Lo stand riso Zaccaria a Taste 2025. In esposizione l’intero assortimento di risi e risotti. Lo spazio è ubicato al piano terra del padiglione centrale, posizione Q/51
Il Riso più buono che ci sia.
Lo stand riso Zaccaria a Taste 2025. In esposizione l’intero assortimento di risi e risotti. Lo spazio è ubicato al piano terra del padiglione centrale, posizione Q/51
Dall’8 al 10 Febbraio 2025 saremo alla Fortezza da Basso di Firenze per la diciottesima edizione di Taste. Il nostro stand sarà al piano terra alla posizione Q/51, come nella scorsa edizione. Molte le novità che porteremo in fiera.
Il nostro lavoro è continua ricerca, sotto tutti i profili, compreso quello estetico. Al centro di tutto c’è sempre il prodotto, la sua qualità e la sua migliore conservazione. Queste nuove confezioni di preparati per risotto rappresentano il meglio che siamo riusciti a fare in questo momento. Siamo soddisfatti, è un prodotto che ci piace molto e che rappresenta il nostro modo di essere e di fare agricoltura.
Alcune delle nostre risaie, poco più di un centinaio di ettari, mantenute sommerse per circa 70 giorni durante l’autunno – inverno 2024 – 2025. Molti i benefici per l’ambiente e per i nostri terreni e la loro continua rigenerazione.
Le limpide acque di irrigazione delle nosrtre risaie lasciano intravedere una incantevole vegetazione sommersa. Ci troviamo ai margini di una delle nostre risaie biologiche, estremamente ricche di vita e di sostanza organica.
Sabato 22 e domenica 23 novembre abbiamo partecipato alla Fiera internazionale del Tartufo bianco d’Alba presso lo stand della Strada del riso Piemontese di qualità. Abbiamo portato in esposizione tutta la nostra linea di risi, preparati per risotto, gallette e farine. Molto richiesti i risi da risotto da accompagnare al tartufo bianco d’Alba, tra i più scelti Carnaroli Biancoperla e Rosa Marchetti biologico. Il risotto al tartufo privilegia un riso dal sapore gradevole e delicato, con chicchi grandi, consistenti e da mantecare.
Di seguito il contenuto medio in amilosio dei risi che produciamo:
Rosa Marchetti: 16,70 %
Baldo: 16,76 %
Arborio: 17,3 %
Selenio: 18,01 %
S.Andrea: 18,30 %
Loto: 19,60 %
Carnaroli: 22,10 %
Vialone Nano: 22,80%
Da sabato 3 a lunedì 5 Febbraio 2024 saremo presenti a taste 17, al piano terra del padiglione centrale, presso lo stand Q/51. In esposizione tutti i nostri 21 risi e tutti gli altri prodotti che da anni ci contraddistinguono. In evidenza anche alcune interessanti novità. L’evento si svolgerà alla fortezza da Basso di Firenze.
Il giorno 23 Marzo 2023 abbiamo ricevuto a Roma, in un luogo stupendo, lo stadio di Domiziano, il premio il paniere d’Italia 2022 con il nostro riso Sant’Andrea DOP riso di Baraggia biellese e vercellese. Si tratta di un riconoscimento importante ed estremamente appagante, una gioia per tutti noi che quotidianamente lavoriamo per far conoscere ed apprezzare gli straordinari risi del nostro territorio come il S.Andrea. Grazie.
Oggi è stato presentato uno studio molto importante da Ente Nazionale Risi, in collaborazione con l’Università di Pavia. E’ stato studiato l’indice glicemico del riso e in particolare di molte delle varietà più importanti di riso italiano. Riteniamo che i risultati ottenuti siano molto utili e di grande valore. Di seguito riportiamo i valori di indice glicemico ottenuti per le varietà che comunemente coltiviamo nella nostra azienda:
Riso varietà Selenio: indice glicemico 49,15
Riso varietà Carnaroli: indice glicemico 64,17
Riso Varietà S.Andrea: indice glicemico 66,49
Riso varietà Baldo: indice glicemico 71,42
Riso varietà Arborio: indice glicemico 92,31
Ogni giorno un’incanto. La natura che ci circonda ci offre ogni giorno spettacoli sempre capaci di entusiasmarci. I colori dell’inverno si riflettono sulle nostre risaie biologiche sommerse. Vivere questi momenti è sicuramente uno degli aspetti più belli del nostro lavoro, fatto di amore per la natura e per la campagna. La sommersione rende la risaia viva anche nel periodo invernale, si dal punto paesaggistico che ambientale.
Acqua, colori, riflessi. Non ci stanchiamo mai di ammirare tutto questo splendore.
Le risaie Zaccaria in primo piano unitamente a quelle delle aziende agricole limitrofe con le alpi biellesi sullo sfondo, ci danno un esempio di quanto sia incantevole questo territorio di Baraggia in questi giorni di inizio autunno. Il riso è vicino alla maturazione e il verde nei campi sta quasi completamente lasciando il posto al giallo.
E’ sempre speciale il primo giorno di mietitura. Arriva quasi sempre all’improvviso. Non si tratta di un’operazione più di tanto pianificabile perchè dipende da diversi fattori, in primis il grado di maturazione del riso. Soprattutto nelle annate climaticamente particolari come questa è importante individuare con precisione il giusto momento della raccolta. In agricoltura quando si avvicina l’autunno i tempi si fanno stretti e i raccolti si devono portare in azienda al sicuro il prima possibile. Aspettare la maturazione perfetta spesso comporta dei rischi ma quando si ricerca il massimo della qualità si è disposti a correrli.
Lo consideriamo da anni un grande risultato aziendale raggiunto nel segno della sostenibilità. L’intero fabbisogno di energia elettrica della nostra azienda proviene dal sole. In realtà ne abbiamo anche un esubero che immettiamo in rete. Generiamo più energia elettrica verde di quella che utilizziamo.
Appena conclusa la semina procediamo con l’abbattimento dell’erbaio e con la sommersione della risaia. Si tratta di operazioni quasi simultanee, cerchiamo di fare tutto nel minor tempo possibile, seguiranno le fasi della germinazione che sono molto delicate.
L’abbattimento dell’erbaio è un’operazione molto semplice che consiste nello stendere l’erba a contatto col terreno. Questo costituirà lo strato di pacciamatura che proteggerà il riso dallo sviluppo delle erbe infestanti. Il riso seminato rimane disposto in parte tra il terreno e lo strato di pacciamatura e in parte anche tra l’erba della pacciamatura stessa.
Il Rosa Marchetti è la varietà di riso con cui abbiamo fatto più sperimentazione in risicoltura biologica, mettendo a punto la nostra tecnica colturale e facendo esperienza. Con questo riso abbiamo imparato a produrre riso biologico con costanza e buoni risultati ma siamo passati anche attraverso momenti molto difficili e deludenti. Fare agricoltura biologica senza compromessi nasconde molte insidie. Significa rinunciare a gran parte della tecnica agronomica degli ultimi decenni. Le produzioni in agricoltura biologica non sono garantite ma sempre a rischio. Il momento della semina è il più bello, il difficile viene dopo.
Il Rosa marchetti è una storica cultivar originaria del nostro territorio, la Baraggia, luogo dove è stata anche scoperta la sua grande attitudine verso l’agricoltura naturale e biologica. Ha una pianta che cresce molto velocemente, diventa piuttosto alta e compete molto con le erbe infestanti della risaia. Riesce ad emergere anche molto bene attraverso le fitte trame della pacciamatura verde delle nostre risaie e sembra perfetta per l’agricoltura naturale.
Progetto Biella è Buona, il video di presentazione della nostra azienda.
Uno stormo di Gru (Grus Grus) composto da qualche centinaia di esemplari ha trascorso la notte sulle nostre risaie. Il canto delle Gru ha riempito di vita una tranquilla notte autunnale in questo perido difficile segnato dalla pandemia Covid 19. La foto è stata fatta a notevole distanza, avvicinarsi significa farle ripartire e a noi piace che restino più tempo possibile. Per gli uccelli migratori le risaie allagate in autunno sono un’importante area di sosta in cui fermarsi e nutrirsi prima di proseguire il lungo viaggio.
In una splendida giornata di fine agosto è suggestivo il contrasto tra il nostro riso Carnaroli in maturazione e i girasoli sbocciati da poco più di una settimana.
Le cicogne sono una delle componenti più belle ed affascinanti del nostro territorio. I passaggi di cicogne sulle nostre risaie sono frequenti ma non è per nulla semplice immortalarle in video o fimati. Questo splendido esemplare è stato da noi avvistato in una risaia biologica al momento coltivata a loietto.
Siamo circa a sei giorni lavorativi dalla fine della mietitura 2019. Da raccogliere in campo abbiamo ancora alcuni tra i nostri risi più pregiati come i biologici e le varietà rosse e nere. Siamo un po’ in apprensione perché il clima si sta facendo ostile e le previsioni meteo non sono per nulla rassicuranti , con la pioggia che potrebbe essere la protagonista assoluta dei prossimi dieci giorni.
Ogni annata, quando si conclude la mietitura del riso Arborio abbiamo la sensazione che la storia di questo straordinario riso proseguirà ancora per tanti anni. Dal 1946 ad oggi questo riso che porta il nome di uno dei comuni della Baraggia, si è fatto apprezzare in ogni angolo del mondo. Per noi è un riso irrinunciabile, un pezzo di storia della nostra terra che continuiamo a veder crescere rigoglioso nelle nostre risaie. Oggi si dice che sia una varietà poco produttiva e molto sensibile, il suo nome è inoltre molto utilizzato per commercializzare altri risi simili della stessa tipologia. Noi continuiamo a considerarla una varietà molto rustica e non potrebbe essere diversamente considerati i più di 70 anni di storia. Agronomicamente ha dei limiti, la pianta è alta e non produce come le varietà moderne. Penso siano proprio questi limiti a rendere così speciale questo riso.