Il risotto alle verdure è una preparazione semplice, varia e sempre gustosa e leggera. Il risotto alle verdure può essere preparato senza grandi accorgimenti, basta un po’ di brodo di verdura, qualche zucchino, polpa di pomodoro e qualsiasi altra verdura a piacere e secondo i gusti personali. Si prepara un soffritto di cipolle e verdure, si procede alla tostatura del riso, si aggiunge un bicchiere o due di vino bianco (buono e da non far evaporare completamente) e si porta a cottura aggiungendo il brodo e rimestrando. A cottura ultimata è importante aggiungere formaggio grattugiato (grana o parmigiano) e mantecare.
Foto: risotto alle verdure di riso Carnaroli. (esteticamente non il massimo ma buono, leggero e soprattutto preparato in pochissimo tempo).
il risotto dev’essere veramente buono.
Ciao Carlo
A Milano facciamo il risotto col minestrone avanzato, che è simile.
Si porta a bollire il minestrone (fatto con verdure di stagione, patate e immancabili fagioli).
Quando bolle, si fa palpà la cipolla (è una parola in dialetto vuol dire far “Palpare” la cipolla nel burro….tecnicamente penso che siccome la cipolla nel burro non colora, non si può dire colorire…e quindi si usa questo termine dato che a Milano usiamo il burro al posto dell’olio), poi si butta il riso e dopo 2 minuti si aggiunge (un mestolo per volta) il minestrone.
Quando il riso è al dente si spegne il fuoco, si fa mantecare con poco burro e abbondantissimo grana grattuggiato coprendo il pentolone x 5 minuti.
Da notare che il vino, nei risotti che facciamo, non viene praticamente mai messo (mio nonno si scandalizzava se vedeva qualcuno che, dopo la tostatura del riso, ci buttava il vino) se viene messo è solo prima di tostare il riso. In molte altre zone della Lombardia è però pratica comune.
Magari qualchevolta metto la ricetta del risotto alla milanese, le sue varianti, la leggenda su come è nato…etc
Gnam!
Davide
Ottimo Davide,
anche dalle nostre parti molti usano fare il risotto con il minestrone avanzato, magari un po’ allungato, devo dire che il risultato è notevole. In cucina, quando si lavora bene, qualsiasi rimanenza e utilizzabile per perfezionare piatti come il risotto.
Sul vino, non credo sia sempre indispensabile utilizzarlo dopo la tostatura, è una questione di preferenze.