Il risotto è un piatto per single? Certamente si ma nell’immaginario comune sembra che il risotto sia un piatto da preparare per non meno di due persone. Nei fatti invece si possono agevolmente preparare con eccellenti risultati anche micro porzioni di risotto con 50 grammi di riso. Se la preparazione è accurata i risultati sono eccellenti perché si possono dosare al meglio i sapori.
Per preparare un risotto per una persona è sufficiente avere un tegame da cucina, anche una semplice padella ed un pentolino per il brodo. Si fa il consueto soffritto di cipolla su olio extravergine di oliva, si tosta il riso (dai 50 ai 100 grammi), si bagna con il vino e si cuoce aggiungendo poco alla volta il brodo che avremo preparato a parte (anche in modo rapido, con un po’ di cipolla, sedano, carote e zucchino; oppure con i preparati in commercio, alcuni assolutamente all’altezza). A cottura, la mantecatura ed il risotto mono porzione è pronto. E’ bene precisare che con un minimo di organizzazione i tempi di preparazione sono anche rapidi.
Nella foto sopra, 50 grammi di riso carnaroli in cottura, in quella sotto i grammi sono 60 (tendenti più alla mezza porzione).
Diciamo anche che poi il problema può essere agevolmente superato in altro modo, cioè moltiplicando tutto x 2!! A volte mi capita di farmi un risotto solo per me, ma le dosi le metto per due persone. Con mia moglie invece, solo in 2, quando facciamo il riso bollito (di cui siamo ghiotti) ne cuociamo, e mangiamo, 7 o 8 “pugni”…. Altro che 50 grammi!!
Sicuramente Luca ma ti invito a provare a preparare anche una micro porzione di risotto, un po’ per smentire chi sostiene che ci siano dei quantitativi minimi e un po’ per scoprire quanto può essere gradevole.
Assolutamente si, non intendevo dire che non sia possibile preparare un buon risotto per una persona sola: il mio è soltanto il punto di vista di uno straordinariamente goloso di riso!!
Io ogni tanto quando me lo preparo solo per me, faccio piatto unico e metto 150 (anche di piu’ se la fame e’ molta) gr. di riso 🙂
Gnam gnam.
Oggi risotto con le patate, antico piatto veneto…si rosola la cipolla con la pancetta e aghi di rosmarino, poi si mettono le patate tagliate a pezzi piccoli, si tosta il riso e si procede col brodo (sedano carota cipolla e sale). Alla fine grana in abbondanza, pezzetto di burro e prezzemolo fino fino! Non si usa mettere il vino… Bonta’…
Bentornato Davide con le tue ottime ricette. Col rosmarino si fanno grandi risotti, pancetta o lardo a dare rotondità e mantecatura con grana. Sui 150 grammi dici bene, il risotto può essere con grande soddisfazione di chi lo gusta anche piatto unico, sosteniamo questo da molto tempo.
Il vino io lo uso sempre, in qualsiasi risotto, se non c’è mi sembra sempre manchi qualcosa. Il vino aggiunge sempre sapore e raffinatezza al risotto.
Si in effetti gia’ a suo tempo scrissi il detto: “Il riso nasce nell’acqua e muore nel vino”
In alcune ricette pero’ non si usa, diciamo che la tradizione piemontese e lombarda e’ piu’ vignaiola, in veneto ad esempio si usa meno… forse in questo caso il vino stonerebbe con le patate…mah…
A proposito di riso… ho assaggiato “riso e latte” da degli amici che svezzavano cosi’ il figlioletto!
A me pareva buonissimo non l’avevo mai mangiata…quando il latte bolle si butta il riso, deve uscirne una specie di minestra ma non brodosa, ne pero’ “tirata” come il risotto…alla fine si aggiunge un pezzetto di burro. Stop, tutto qui!!
Sono cresciuto a riso e latte, ora è parecchio tempo che non ho la fortuna di assaggiarlo. E’ buono ed ha un gusto del tutto particolare.