Venerdì 6 aprile le prime semine previste di riso Sant’Andrea. Sabato 7 aprile invece le prime semine di riso Carnaroli.
La sommersione intanto è a buon punto, tutte le prese d’acqua sono aperte e tra pochi giorni tutte le nostre risaie saranno interamente sommerse.
Riecco….il mare!!
E, a proposito di mare….oggi ho ricevuto il riso Zaccaria (….un mare di complimenti!)
Il pacco è arrivato e guardacaso ci si ritrovava per un sabato a pranzo insieme.
Con meraviglia, abbiamo aperto il pacco…
Quanto ben di Dio!!
A ogni confezione alla nonna si strabuzzavano gli occhi!
Non si poteva non assaggiarlo, così si è decretato un cambio al volo del menù.
Messe rapidamente via le tagliatelle (le cuciniamo domani, decretava mia mamma) è una gara all’ultima ricetta: ciscuno propone la sua!
Alla fine, io cucino il riso nero (bollitura, condisco con: sedano tagliato finissimo, gamberetti cotti al vapore, prezzemolo, pomodorini maturi sfilettati)…e viene un’ottimo antipasto servito in piccole ciotoline (straordinario il profumo e il sapore di questo riso!!) mentre le donne, guardano nel frigorifero e alla fine optano per un risotto con le patate.
A dir il vero ci si aspetterebbe qualcosa di più consistente (mio padre storce la faccia, ma si ricrederà!), ma spesso le ricette più povere sono le più gustose.
Ecco la ricetta che ho trascritto mentre veniva realizzata e commentata:
Praparare il brodo mettendo a freddo carota cipolla e sedano. Salare.
Si trita la pancetta con la cipolla e un rametto di salvia (ma si può usare anche il rosmarino, con la salvia però il sapore è meno forte) e il prezzemolo.
Mettere tutto nella pentola e rosolare nell’olio.
Intanto si pelano le patate (calcolare circa 2 etti e mezzo per 4 persone) e si tagliano a tocchetti non molto grossi e si aggiungono a quanto sta rosolando.
Soffriggere e versare il riso (abbiamo adoperato il mitico Carnaroli foglio 10 particella 8).
Tostare.
Unire la prima mestolata di brodo, e via via intanto che si asciuga.
Quando è cotto assaggiare (eventualmente salare), mantecare con 30 gr di burro e 3 cucchiaiate di parmigiano (dosi sempre x 4 persone se di più aumentare).
Il segreto sta nel tagliare le patate alla giusta misura, devono risultare ben cotte ma non sfasciate.
Straordinario.
Il Carnaroli sembra saltellare da solo sulla forchetta!
Proprio questa semplice preparazione ne esalta gusto e consistenza!
E’ stata una fortuna questa ricetta decisa all’ultimo, con i pochi ingredienti a disposizione: il riso si sposa benissimo con qualsiasi ingrediente, e spesso si ottengono piatti straordinari con pochissime cose, me ne convinco sempre più!
A brevissimo lo proverò anche con la bollitura.
Non me ne voglia la pastasciutta ne i suoi estimatori, ma il riso è un alimento divino, e se è prodotto con cura come questo Carnaroli della famiglia Zaccaria, è un piacere unico cibarsene!
Ti ringrazio Davide. Il piacere è tutto nostro, soprattutto quando il nostro prodotto è nelle mani di persone preparate e capaci come te (la tua preparazione in materia di risotti è eccellente).
Il riso è la mia droga! 🙂