Video realizzato durante la cena: Biella a tavola, l’innovazione al recente salone del gusto (il montaggio del video è di Liborio Butera)
Leggi tutto “Video: riso di Baraggia mantecato alla toma brusca e riduzione al vino Bramaterra.”
Il Riso più buono che ci sia.
Video realizzato durante la cena: Biella a tavola, l’innovazione al recente salone del gusto (il montaggio del video è di Liborio Butera)
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“Riso” in Italia significa soprattutto “Risotto” e, cioè, riso cotto nel brodo. Il risotto è una ricetta di base per la preparazione del riso e può presentare un’infinità di varianti, originate da tradizioni, culture locali e dalla creatività dei nostri cuochi.
Risotto è tradizione italiana, il vino che bagna il riso tostato nel soffritto, la successiva cottura con continue aggiunte di brodo, a pentola scoperta e rimestrando e amalgamando il tutto fino alla mantecatura finale.
Il Risotto deve presentarsi al dente, cremoso e omogeneo. Indispensabili per il risotto sono le pregiate varietà tradizionali di riso italiano, Carnaroli, Vialone Nano, Baldo, Sant’Andrea, Arborio e Roma, ovviamente quando presenti in purezza (cosa disgraziatamente non scontata).
Risotto di cacciagione con zabaione di parmigiano e noce moscata (preparato da Igles Corelli).
Leggi tutto “Salone del Gusto 06, il riso di Baraggia cucinato da Igles Corelli”
Leggi tutto “Riso Sant’Andrea: come ottenere il meglio da questa varietà tradizionale.”
Sono in molti ad utilizzare acqua per raffreddare il riso prima di prepararlo in insalata. Il raffreddamento con acqua pur essendo pratico non è ottimale (anche se utilizziamo riso della qualità migliore, come il Carnaroli di Baraggia). La soluzione ideale è l’abbattitore di temperatura, accessorio che dovrebbe essere sempre presente nelle cucine moderne (io sono il primo a non averlo). L’abbattitore di temperatura consente di portare il riso da una temperatura di 70° C. a 3° C. in circa 90 minuti. Il riso raffreddato con l’abbattitore può essere conservato in frigo per diversi giorni e estratto e condito al momento (caldo o freddo con ottimi risultati). Il riso Carnaroli di Baraggia si presta a questa tipologia di utilizzo e i risultati sono eccellenti.
Per chi non possiede l’abbattitore di temperatura, nessun dramma, lo sciacquo con acqua fredda o il raffreddamento a temperatura ambiente sono una valida alternativa, anche se risultati e conservazione non sono i migliori.
Leggi tutto “Insalate di riso, l’abbattitore di temperatura.”
La bollitura del nostro riso Carnaroli in pentola a pressione, è una pratica che consiglio vivamente perchè da risultati unici. La bollitura in pentola a pressione, determina una più rapida gelatinizzazzione del granello di riso, che rimane più compatto e cresce in misura leggermente minore. Questo tipo di cottura, rispetto alla bollitura tradizionale, oltre che più rapido permette di ottenere un granello più integro e meglio utilizzabile nelle successive operazioni. Il riso Carnaroli Zaccaria, successivamente alla bollitura in pentola a pressione, si presenta ideale per la preparazione di insalate, e anche per l’aggiunta di qualsiasi tipo di sugo. Anche per altre preparazioni come tortini, timballi e dolci, questo tipo di cottura dimostra aspetti migliorativi.
La bollitura in pentola a pressione si effettua schematicamente in questo modo:
– Bollitura dell’acqua
– Apertura del coperchio e aggiunta di sale e riso.
– Chiusura del coperchio e cottura a fuoco vivo per 9 minuti.
– Apertura del coperchio (per velocizzare quest’operazione è consigliabile avvicinare la pentola al rubinetto dell’acqua fredda e bagnando le pareti e il coperchio).
– Scolatura.
Provate! I risultati sono sorprendenti, ma non pensate di poterli ottenere con qualsiasi tipo di riso.
N.B. la quantità di acqua da utilizzare nella pentola, è direttamente proporzionale alla collosità del riso che usate, con il nostro ne basta poca, ma è sempre consigliabile utilizzarla in buona quantità.
Leggi tutto “Riso Carnaroli, la cottura in pentola a pressione.”
Il Sant’Andrea è una varietà di riso di grande pregio; non è estremamente diffusa, in quanto la sua coltivazione è limitata da sempre a circa 10000 ettari, localizzati quasi esclusivamente all’interno dell’area di Baraggia.
Al consumo, se presente in purezza, dimostra le sue grandi qualità soprattutto nella preparazione di risotti e minestre, grazie alla sua notevole capacità di assorbire i condimenti. Ha un’ottima tenuta alla cottura, ma ha tempi di gestione più ristretti rispetto al Carnaroli.
Leggi tutto “Il riso Sant’Andrea di Baraggia: alcune considerazioni di carattere gastronomico.”