Tutta la bellezza delle piante del nostro riso Carnaroli con a contorno le Alpi biellesi con il Monte Mucrone (2335 m di altezza, centro immagine) e il Monte Mars (2600 m di altezza, sulla sinistra).
Quanto sei bella Luna.
Alcune immagini di prima mattina impreziosite dalla presenza della luna piena. Leggi tutto “Quanto sei bella Luna.”
Riso Carnaroli
Riso Carnaroli con Cime di Rapa Napoletane.
Timballo di Carnaroli DOP riso di Baraggia Biellese e Vercellese con Cime di Rapa Napoletane. Leggi tutto “Riso Carnaroli con Cime di Rapa Napoletane.”
Risotto al Radicchio Rosso
Dimmi come selezioni e ti dirò chi sei. La mia Granaverde.
Lo scarto della granaverde è uno dei passaggi fondamentali della lavorazione del riso. Più questa viene fatta in modo accurato e selettivo e più il prodotto finito sarà di qualità. Si tratta di dettagli che fanno la differenza. Nelle foto 1 e 3 i particolari della granaverde che scarto durante la lavorazione, a partire dal riso che vediamo in caduta dal paddy nella foto 2. La granaverde è costituita da chicchi di riso non completamente maturati sulla pianta e separati in funzione del loro calibro. Come si può notare è composta in parte anche da cariossidi di riso di minor spessore che per scelta qualitativa, preferisco scartare.
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Il riso nasce nell’acqua e muore nel vino ma se ci sono anche dei funghi porcini…
Si dice che “il riso nasce nell’acqua e muore nel vino” ma se ci aggiungi dei funghi porcini raccolti in italia il connubio è perfetto.
A mio parere quello ai funghi porcini è il risotto per eccellenza, quello delle grandi occasioni. Oggi è un piatto che ha perso parte del suo prestigio, la grande disponibilità di funghi porcini di provenienza estera e molto diversi per itensità e qualità del sapore da quelli italiani l’ha reso più accessibile ma meno speciale e quindi meno desiderato. Leggi tutto “Il riso nasce nell’acqua e muore nel vino ma se ci sono anche dei funghi porcini…”
Il primo risotto del 2013.
Risotto salsiccia e zafferano con riso Carnaroli DOP di Baraggia biellese e vercellese. Il primo risotto dell’anno che abbiamo abbinato ad un grande vino piemontese, Barolo Bruno Giacosa.
La ricetta è molto semplice, un risotto solo apparentemente banale in quanto di grande ampiezza gustativa che lo rende perfetto per abbinamenti con grandi vini. Leggi tutto “Il primo risotto del 2013.”
Risotto al tartufo – risotto con la trifola.
Risotto al tartufo bianco d’Alba (Tuber Magnatum Pico). Uno dei risotti piemontesi più prestigiosi. Noi amiamo chiamarlo “risotto con la trifola”. Mi piace prepararlo utilizzando un brodo leggerissimo di verdura e chiudendolo prima della grattata di trifola con una tenue mantecatura di parmigiano. Il risotto deve essere molto delicato per esaltare al massimo lo straordinario sapore del tartufo bianco.
Gocce di pioggia su foglia paniculare di riso Carnaroli.
Riso Carnaroli, pannocchie in maturazione.
Carnaroli, fioritura.
Cocomeri e riso Carnaroli.
Carnaroli.
Risotto bollicine, porri e toma biellese.
Eccellente risotto ai porri preparato con bollicine metodo classico (Erbaluce cuvée tradizione Orsolani) e mantecato con toma biellese (perfetta per questo piatto anche la toma d’Oropa). Come guarnitura anelli di porro scottati in padella.