Suggestivi riflessi sulle nostre risaie. Salussola, sabato 2 maggio 2009, la festa Patronale del Beato Pietro Levita.
La Rana, assoluta protagonista in risaia.
2 Aprile, 6° giorno di pioggia ma è arrivato il Massey Ferguson (e anche il Core Duo 3,16 GHz).
6 giorni consecutivi di pioggia rappresentano in questo periodo un grosso problema. I lavori, a parte l’asse spianone procedono a rilento ma cè un nuovo trattore ad aumentare la nostra forza lavoro. A darci un po’ di brio è arrivato anche il nuovo Pc a 3,16 GHz, il vecchio, a cui resto tremendamente affezzionato è ormai troppo lento per le nostre esigenze.
Sole e Vento.
Zolle di terra.
Sono le zolle di terra rivoltate dagli aratri a caratterizzare il paesaggio risicolo in questo periodo. Metro dopo metro le stoppie (i residui colturali dell’annata precedente) stanno lasciando spazio alle zolle di terreno fresco e pronto per essere sminuzzato dagli erpici. Prima però godiamoci questo paesaggio e il profumo della terra appena rivoltata che da una sensazione di incredibile vitalità.
Passeggiata in Baraggia tra le risaie innevate.
Memoria fotografica di una passeggiata tra le nostre risaie innevate.
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All’imbrunire, tra la neve in Baraggia.
E’ tutto pronto per la grande nevicata.
Santo Stefano, risaie innevate.
C’erano anche loro a salutare il mio risveglio dopo 10 giorni a Tokyo.
Gladio Loto e Augusto, pannocchie in fiore
Tramonto di fine agosto in risaia di Loto.
Cumulonembi.
Incutono timore quando spesso compaiono all’orizzonte durante questa particolare estate figlia dell’anno bisestile. I cumulonembi, portatori di quella grandine che ha già arrecato devastazione in molte zone del piemonte risicolo e non solo. Anche a due passi da noi, di grandine ne è caduta parecchia. Per il momento ne stiamo uscendo indenni ma alla fine sarà sempre il tempo ad avere l’ultima parola. La natura e le sue perturbazioni, chi vive di agricoltura sa quanto i risultati del suo lavoro dipendano da esse.
Il “regalo” di ferragosto.
Il 15 agosto, festa dell’Assunta, doveva essere una giornata serena e festosa che invece si è conclusa tra le risaie a far defluire l’acqua in eccesso, esigenza improcrastinabile nei risi a taglia alta, allettati dal forte nubifragio che si è abbattuto in Baraggia.
Le foto illustrano il nostro riso Arborio con le sue piante piegate dal vento e dalla pioggia battente. La stessa sorte è capitata a Carnaroli, Vialone Nano ed in piccola parte anche al Sant’Andrea. Nulla di grave, anche se garantisco che vedere una delle proprie risaie in questo stato a quasi due mesi dalla mietitura è decisamente sconfortante. Le piante in questa fase del ciclo vegetativo hanno tutta la forza per tornare in posizione eretta. La varietà più reattiva in questo senso è il Carnaroli, in pochi giorni è in grado di riprendere la posizione ideale.
Emozioni dalla risaia, il volo di due cicogne.
http://www.viddler.com/explore/CarloZaccaria/videos/1/
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In risaia capita spesso di fare incontri emozionanti ed entusiasmanti. La vista delle cicogne è sicuramente tra questi e per una volta che sono riuscito a filmare il loro caratteristico volo circolare , ho provato a farci un breve filmatino (in assoluto il primo di mio pugno).
Salussola Monte, il Santuario d’Oropa ed il Monte Rosa: vista dalle nostre risaie.
Il Solco.
Hippodamia tredecimpunctata, predatrice di afidi.
Le ultime gocce di Pioggia.
Le ultime gocce di pioggia adagiate su una foglia di vite con risaie di riso Arborio sullo sfondo. Ci hanno detto che saranno le ultime, almeno per un discreto periodo e abbiamo fiducia in loro. Non avevo mai vissuto una primaverà così piovosa.
Da oggi splende un caldo sole e il riso cresce rigoglioso.
Rose selvatiche ai margini delle risaie di Baraggia.
La natura in Baraggia riserva sempre piacevoli sorprese come queste belle roselline spontanee che ho scovato ai margini di una nostra risaia. Leggi tutto “Rose selvatiche ai margini delle risaie di Baraggia.”