Diario di Campagna, le operazioni autunnali.

Conclusa la mietitura iniziano freneticamente le operazioni colturali di preparazione del terreno e delle risaie per l’anno successivo. Si inizia con la pulizia di argini e rive con apposita trincia decespugliatrice. Gli stessi argini vengono successivamente rinnovati mediante asportazione e riposizionamento della porzione più esterna di terreno, quella più a contatto con l’acqua della risaia e allo stesso tempo più esposta all’attività di simpatici quanto fastidiosissimi grillotalpa, i responsabili delle forature che se non chiuse in tempo portano alla completa asciugatura della risaia.

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La fertilità del terreno.

La frazione attiva del suolo coltivato deve sempre essere in buone condizioni di fertilità. Queste si raggiungono esclusivamente con un bilanciato e completo apporto di nutrienti. L’agricoltura moderna spesso è costretta per ragioni di bilancio ad ignorare questo concetto, e si limita all’apporto massiccio di macronutrienti (azoto, fosforo e potassio). Quest’abitudine è diffusa anche in Italia ed è da considerarsi come un’imposizione del mercato. Anche le recenti leggi come la riforma della pac (politica agricola comunitaria), hanno privilegiato chi ha seguito queste metodologie di produzione e penalizzato chi era solito migliorare la fertilità dei propri terreni mediante la rotazione ed il sovescio.

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L’erpicatura

Dopo il vento di ieri ed il gelo di questa notte (la temperatura ha raggiunto i -7° C.), proseguono i lavori di preparazione del letto di semina. L’erpicatura ha la funzione di sminuzzare le zolle che si formano con l’aratura.

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Dalla raccolta all’aratura, breve sintesi delle varie operazioni.

Appena la morsa del freddo si allenterà e il gelo si allontanerà dai nostri campi riprenderanno le lavorazioni del terreno. Come sempre si spera in un clima poco piovoso, perché la natura dei nostri terreni, data l’elevata capacità di campo, rende difficili e proibitive le lavorazioni in condizioni di umidità elevata.
In breve ripercorriamo le prime operazioni successive alla raccolta:
1)     Trinciatura degli argini (operazione che serve ad eliminare le erbacce dagli argini che separano le diverse camere di risaia.
2)     Rinnovamento degli argini: questa operazione si divide in tre fasi, la prima consiste dell’asportazione di una porzione di terreno dall’argine stesso mediante l’utilizzo di una lama con disco terminale, la seconda prevede la riformazione dell’argine utilizzando un’aratro monovomere dotato di grande versoio (ciluriun), infine la terza prevete la pressione dell’argine con un’atrezzo denominato tamburo.
3)     Aratura.
 
Successivamente alla raccolta di fondamentale importanza nei nostri terreni, è il mantenimento delle canaline di scolo della risaia, in perfette condizioni di pulizia, per evitare il ristagno idrico che ostacola tutte le operazioni.

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