L’ aratura è probabilmente l’ operazione agricola più significativa e prevede il taglio ed il rovesciamento del terreno. In Baraggia è sempre stata un’operazione ostica a causa della natura e della compattezza del terreno. In primo piano vediamo una grande zolla compatta e liscia, tipica dei nostri terreni. Con l’ aratura si interrano i residui colturali dell’ annata precedente e si espone per la coltivazione quella parte di terreno sottostante che ha praticamente riposato un anno. In questo caso si tratta di una risaia che è stata sommersa anche in autunno – inverno.
L’aratura ha inoltre un grande significato storico che meriterebbe di essere approfondito in modo accurato. I primi aratri risalgono a circa 6000 anni fa, i primi ritrovamenti in Mesopotamia, poche migliaia di anni dopo la nascita dell’ agricoltura (circa 10500 anni fa). Si pensa che sia stata proprio l’ invenzione dell’aratro e quindi l’aratura a permettere di compiere grazie all’ incremento della produzione i primi passi di sviluppo sociale.
L’aratura è un rito e a noi piace cercare di cogliere tutti gli aspetti che hanno caratterizzato nella storia questa pratica.