Riso Galileo.

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Galileo è una nuova varietà di riso che ha evidenziato in questi anni buone caratteristiche sia dal punto di vista produttivo che da quello qualitativo. Merceologicamente è simile al Baldo, rispetto al quale vanta una taglia della pianta decisamente più bassa che ne agevola molto la coltivazione. E’ una varietà che potrà rivelarsi molto importante nei prossimi anni, in cui le richieste estere di riso tipo Baldo sono in costante aumento (pensando a questa tipologia di riso è impossibile non pensare alla Turchia, dove è molto apprezzato).
 

Giovedì 3 e lunedì 7 maggio sono stati i giorni di semina del riso Galileo, effettuate su una superfice di circa 20 ettari.

4 risposte a “Riso Galileo.”

  1. ciao carlo è da un po che non visito il tuo sito..le parole che hai espresso sul galileo mi fanno ben sperare dal momento che anch’io lo semino..ed è la prima volta!dopo anni di lotta al crodo riesco a provare un “baldo” su 120p.m.lo semino domani…con tanta speranza!un salutone da pieve del cairo.

  2. Ciao Lorenzo, speriamo in bene perchè siamo in molti ad aver seminato il riso Galileo e pare che da qualche mese la Turchia non stia più comprando riso Italiano. Potrebbe esserci una sovraproduzione di riso tipo Baldo (io credo che la cosa sia in ogni caso positiva e sono fiducioso).

  3. Ciao Carlo,condivido la validita’ del Galileo, per quanto riguarda la fine di questa campagna (turca) spero che faccia piazza pulita’ per partire vuoti.
    Come procedeno le risaie ?
    quando pensate i primi tagli?
    ciao.

  4. Ciao Toni, temo che una parte di riso tipo Baldo rimarrà nei magazzini di alcuni risicoltori. Purtroppo si è verificata una situazione particolare di crisi che ha penalizzato questa tipologia di riso. Non è bello per un risicoltore iniziare la raccolta con riso della precedente campagna ancora nei magazzini ma molti iniziano a farsene una ragione. Non credo sia un problema, il mercato del riso avrà una buona ripresa.
    Galileo è un’ottima pianta, mi ha sorpreso positivamente.
    Inizieremo a tagliare il Sant’Andrea entro la prima decade di settembre.
    A presto e buon ferragosto.

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